“Il cervello accessibile” vuole essere l’occasione per una riflessione sull’inclusione che resta uno degli obiettivi della società contemporanea e che troppo spesso rimane confinata ad una posticcia “integrazione” degli immigrati, trascurando gli aspetti del vivere quotidiano che riguardano un ampio numero di persone.
Il percorso sulla comunicazione inclusiva ha come obiettivo quello di creare un approccio nuovo, di intervenire sui punti di vista e sulla conoscenza in modo che le azioni messe in campo non siano più solo un fare per includere ma derivino da un pensiero inclusivo.
Il titolo del progetto nasce da uno splendido articolo di Giorgio Genta, della Federazione italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi). Rubiamo le sue parole che al meglio esprimono l’essenza del nostro progetto e ne esaltano il significato. Buona lettura!
“Certamente si può definire “di moda” – o per lo meno si auspica che diventi sempre più tale – quell’accessibilità intesa come un piccolo scivolo che rende percorribili alcuni gradini. Molto meno di moda, invece, è il pensare in maniera accessibile e magari agire di conseguenza, dando cioè accesso ai diritti, alle necessità e forse anche ai desideri di tutti…”